Informazioni aggiuntive
Tipologia di liquore |
---|
ORIGINE:STOCCARDA-GERMANIA
GRADAZIONE ALCOLICA 47°
Il segreto sta nei 47 ingredienti scelti con attenzione e, quando possibile, provenienti dalla Foresta nera, a partire dai mirtilli, nonché in un sistema di distillazione con qualche piccolo segreto capace di aromatizzare al massimo quello che oggi si presenta come uno dei gin più ricercati ed eleganti in Europa, il Monkey 47. In italiano la traduzione sarebbe “scimmia 47”.
Gin assolutamente di tendenza, dove la moda insegue per la verità l’assoluta qualità del prodotto, il “Gin della Foresta Nera” proviene da una ricetta originale dell’eccentrico inventore Montgomery Collins ripresa e tuttora seguita con scrupolosità teutonica dal mastro distillatore Christoph Keller che lo produce col suo piccolo alambicco discontinuo in una bucolica fattoria nella zona di Stoccarda, fra pavoni, lama e coltivazioni di vario genere, alla Black Forest Distillers GmbH, a Stählemühle.
Durante la fase della distillazione dell’infuso che viene preparato circa due giorni prima, altri aromi freschi, posti in speciali cestelli, vengono estratti grazie all’evaporazione che favorisce la fuoriuscita degli oli essenziali, conferendo così al gin la caratteristica leggerezza. La fase dell’invecchiamento fatta in contenitori di pietra da 100 litri dura 100 giorni e per bilanciare la gradazione alcolica (sui 47°) si aggiunge acqua pura di una sorgente della fattoria.
Il Gin Monkey 47 viene imbottigliato senza filtraggio in lotti numerati singolarmente, con una produzione annuale di circa 2.500 pezzi. La bottiglia da 50 cl è caratterizzata dalla forma bombata che ricorda il design della bottiglie delle vecchia farmacie è di colore marrone, per proteggere gli aromi volatili dall’esposizione ai raggi Uv.
La ricetta nasce in maniera casalinga e da autodidatta. Dopo il ‘45 da militare Montgomery Collins fu assegnato nel comando della Berlino occupata e nel tempo libero si dedicò alla ricostruzione dello zoo “sponsorizzando” una scimmia garzetta chiamata Max. Lasciata nel ‘51 la divisa della Royal Air Force, si trasferì nella Foresta nera (dove da sempre si distillano liquori di frutta) e dopo un iniziale insuccesso come orologiaio, aprì un albergo di campagna chiamandolo “The Monkey Wild”, in ricordo della scimmia di Berlino.
Amante del gin conosciuto in Asia, dove aveva seguito il padre diplomatico da piccolo, Collins decise di produrne uno, casalingo, che contenesse sia gli ingredienti essenziali tradizionali britannici, che l’esotismo orientale delle spezie indiane, che le erbe e l’acqua della Foresta Nera.
La ricetta casalinga sembrava essere perduta, ma alcuni decenni fa durante la fase di ristrutturazione dell’albergo di Collins, fu ritrovata una scatola in legno con dentro una bottiglia che aveva un’etichetta, decorata a mano da Collins, con lo schizzo di una scimmia e sopra le parole Max the Monkey.
Una lettera che conteneva appunti e il dettaglio degli ingredienti vegetali (botanics) con cui Collins aveva creato il suo gin. Della “scoperta” ha notizia nel 2006 Alexander Stein, allora manager di Nokia negli Usa, che si appassiona della cosa e decide di andare a fondo, al punto che nel 2008 rileva la proprietà del Monkey wild e fonda una distilleria chimando a collaborarare Christoph Keller, distillatore pluridecorato, col quale ridà vita al Gin della scimmia
Il problema era di ricreare un gin con poche informazioni sul prodotto originale. Dopo due anni di ricerca Stein e Keller scelsero una ricetta che ritenevano essere il gin ideale. Dry gin Classic, interpretato però in un modo completamente nuovo ed eccentrico. Ben 47 ingredienti hanno così trovato impiego in Monkey, appunto, 47.
Dai mirtilli alla radice di angelica, passando per fiori di acacia, foglie di rovo, bacche Lingon e abete rosso spara provengono tutti dalla Foresta Nera. Ci sono poi zenzero, lavanda, agrumi e, ovviamente, le bacche di ginepro del Mediterraneo che sono noti per essere i più aromatici.
Tra gli altri prodotti vegetali noti ci sono sei diversi tipi di pepe, Acacia, Acorus Calamus, Mandorla, Angelica, Arancio Amaro, Blackberry, cardamomo, Cassia, camomilla, cannella, cedro Verbena, chiodi di garofano, coriandolo, Cranberries, cubebe, Rosa canina, sambuco, Ginger, Grains Of Paradise, Bacche di biancospino, Hibiscus Abelmoshus, Hibiscus syriacus, caprifoglio, gelsomino, Kaffir Lime, Lavanda, Limone, Melissa, citronella, liquirizia, Lingonberries, Mondara Didyma, noce moscata, Giaggiolo, Pimento, Pomelo, Rose Hip, Sage, Sloe, etc.
Tipologia di liquore |
---|
ORIGINE:AMBURGO-GERMANIA
GRADAZIONE ALCOLICA 45°
L’Elephant Gin non è il classico London dry Gin, è un gin che viene preparato a mano usando solo ingredienti selezionati che esprimono la vera essenza africana. Ispirato dalle scoperte e dagli spiriti degli esploratori del diciannovesimo secolo, l’Elephant Gin viene distillato con quattordici ingredienti unici, tra cui il ‘superfrutto’ del Baobab, la pianta Buchu (molto simile al ribes nero) e l’artemisia africana che dona quel gusto secco e floreale. Questo gin viene prodotto in piccole serie di 800 bottiglie ed è realizzato appena fuori Amburgo con il metodo tradizionale della distillazione in rame.
Oltre al gusto, l’Elephant Gin si distingue grazie al suo packaging originale, studiato in ogni minimo dettaglio. Le illustrazioni rendono il design unico e autentico, affiancato da un lettering che cattura la vera essenza africana, insieme ad altri piccoli dettagli tra cui il tappo di sughero e lo spago sul collo della bottiglia.
Ogni anno in Africa muoiono 35,000 elefanti a causa della esportazione d’avorio; in altre parole, ogni 15 minuti muore un elefante. Elephant Gin ha deciso di contribuire a salvare questi animali devolvendo il 15% del ricavato di ogni bottiglia alle due fondazioni che si occupano della loro salvaguardia: Big Life Foundation e Space for Elephants.
ORIGINE:BIRMINGHAM-INGHILTERRA
GRADAZIONE ALCOLICA 40°
Gin prodotto a partire da grano inglese di alta qualità e acqua di sorgente, sottoposto a tre processi di distillazione. Per la sua preparazione vengono utilizzati i seguenti ingredienti botanici come la “Mano di Buddha” (varietà di cedro), ginepro, mandarino, timo, coriandolo,limone, cannella, menta piperita, camomilla, anice, arancio dolce, mandorla, cardamomo e mango. Gin leggero e secco, con sentori di ginepro e mandorla seguiti da delicate note agrumate: “mano di Buddha”, bergamotto e arancio dolce. Ottimo in un fresco Gin Tonic, risulta molto elegante, fragrante e persistente.
Il GIN è un distillato forte, chiaro, tipicamente incolore prodotto dalla distillazione di un fermentato ottenuto da frumento ed orzo in cui viene messa a macerare una miscela di erbe, spezie, piante e radici: i botanicals. Tra queste sono presenti bacche di ginepro che caratterizzano il profumo e il gusto. Il nome del distillato deriva dal nome delle piante di ginepro che producono le bacche, le quali, danno al distillato un tipico profumo e sapore facilmente riconoscibile.
Distillato tipico inglese e soprattutto londinese, la sua distillazione risale a diversi secoli ed in passato il consumo era molto più forte che adesso.
STORIA
Il gin è stato elaborato per la prima volta nei Paesi Bassi verso la metà del Seicento ad opera di un medico dell’Università di Leida, Francisco Della Boe, meglio noto come Franciscus Sylvius il cui intento era quello di trovare un rimedio per curare i soldati olandesi che si ammalavano di febbre nelle Indie Orientali. Dall’Olanda il gin si diffuse sempre più in Inghilterra la quale raggiunse l’apice della produzione allorché Guglielmo III di Orange nel 1690 vietò l’importazione di distillati stranieri, primo fra tutti il cognac degli acerrimi nemici francesi, favorendo così l’utilizzo delle eccedenze di cereali per la produzione di alcool da destinare alle distillerie di gin. La produzione divenne così importante che addirittura si arrivò ad utilizzare tale bevanda come parte del salario da destinare agli operai; le conseguenze furono gravi ed importanti soprattutto dal punto di vista sociale per l’aumento del tasso di alcolismo nella popolazione più povera con importanti ripercussioni di ordine pubblico e di sicurezza. Il governo inglese tentò di porre rimedio con il Gin Acts ma senza esito.
ORIGINE:AYRSHIRE-SCOZIA
GRADAZIONE ALCOLICA 44°
Hendrick’s Gin è prodotto nella regione dell’Ayrshire in Scozia a partire da due alambicchi, Carter-Head e Bennett Still: il primo creato nel 1948 e di manifattura John Dore & Co.; il secondo ancor più antico, disegnato nel 1860 da mastri ramai Londinesi. Nel 1966 Charles Gordon, patron della William Grant & Sons , acquistò questi due alambicchi da collezione senza conoscerne esattamente l’uso futuro. Nel 1988 Charles Gordon conobbe Lesley Gracie, lanciandole una sfida su come servirsi di questi due alambicchi per creare un gin in grado di integrare una miscela insolita rispetto al comune. Ci sono voluti 11 anni e numerosi esperimenti a partire da piante, semi, radici e frutti prima di poter arrivare a una formula in grado di soddisfare la richiesta di Mr. Gordon: 11 specie botaniche, alcune classiche e alcune assolutamente stravaganti per la categoria: Achillea, Coriandolo, Ginepro, Camomilla, Semi di cumino, Bacche di cubebe, Fiore di sambuco, Scorza d’arancia, Scorza di limone, Radice di angelica, Radice di iris e un’infusione finale di petali di rosa damascena e cetriolo. Prodotto in small batch (450 litri per volta), servito iconicamente con tonica e la tipica fetta di cetriolo, Hendrick’s Gin è semplicemente inusuale, non per tutti.